SENZA ZAINO

PROGETTUALITA’ 

SENZA ZAINO

Perchè senza zaino? Lo zaino rimanda all’idea di un ambiente poco accogliente perchè contiene l’insieme degli strumenti che servono ad adattarsi ad un luogo che ne è sprovvisto: si prepara lo zaino quando si deve affrontare un’escursione in montagna, dove sarà necessario affrontare situazioni disagevoli, non antropizzate, scomode. Nell’idea di scuola “senza zaino” l’esperienza di apprendimento viene vista con una prospettiva nuova sul complesso dei processi educativi: ogni elemento dell’ambiente scolastico può influire sull’istruzione; per questo le aule sono preparate e progettate con “equipaggiamenti” di base per accogliere il bambino in modo da farlo sentire parte della comunità scolastica.

L’aula è organizzata per aree tematiche:

  • l’area tavoli è il luogo dove si impara a lavorare in piccolo gruppo, in coppia, ma anche individualmente e dove è possibile svolgere in contemporanea attività differenziate;
  • l’area agorà è il luogo dove ci si allena all’ascolto e alla socialità responsabile;
  • i laboratori tematici sono il luogo delle attività di approfondimento da svolgersi in coppia o individualmente. In ogni aula, sono organizzati almeno due laboratori;
  • l’area computer ospita uno o due PC/tablet per l’utilizzo di coppia o individuale in attività di ricerca, esercizio, approfondimento;
  • l’area docente è una semplice postazione di appoggio. Il docente si sposta all’interno dell’aula, nel suo ruolo di affiancatore.
  • Il materiale individuale è contenuto in apposite buchette o cassetti, mentre il materiale d’aula è messo a disposizione in scaffali accessibili agli alunni.

Si tratta di una prospettiva metodologica del curricolo alternativa a quella tradizionale. Un approccio indirizzato ai mezzi, ai processi, una progettazione aperta all’imprevedibilità dell’esperienza e alla centratura sulle attività, è in sostanza, degno di maggiore considerazione, il come, l’azione, piuttosto che l’enfasi esclusiva sulla meta, il dove andiamo, cioè la performance da valutare.

Nella programmazione del senza zaino si assicura la cura e la coerenza tra gli obiettivi di apprendimento e le attività proposte. Si privilegiano attività basate sull’esperienza in aula, lasciando il tempo disponibile agli alunni per esprimersi, scoprire e sperimentare.

Si animano i bambini a risolvere dubbi e domande tra di loro.

Si creano e si progettano attività, materiali e ambienti adeguati ai bambini, per permettere lo sviluppo dell’autonomia, della responsabilità e motivazione intrinseca.

Le procedure e le “routines” vengono costruite e condivise all’interno della classe-comunità che le riconosce e utilizza come strumento dell’autonomia individuale. 

La lezione frontale prevede un tempo non superiore ai 20/30 minuti, che lascia poi spazio all’attività di lavoro di gruppo o individuale predisposta dall’insegnante anche in modalità differenziata.

La valutazione si basa sull’osservazione del processo che porta al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento. L’attività svolta dall’alunno viene osservata e valutata globalmente dall’inizio alla fine del percorso. È orientata a una valutazione autentica, basata su un compito autentico e reale.

L’autovalutazione e l’autocorrezione vengono usate per incentivare la responsabilità, l’autonomia e la motivazione degli alunni. 

L’esperienza del “senza zaino” intreccia le dimensioni relazionali e cognitive andando a configurare un percorso educativo e formativo orientato all’innovazione e al cambiamento.